...E
CADDE ADDORMENTATA
tratto dalla fiaba La bella addormentata nel bosco
Domenica 10 marzo ore 16.30
Lunedì 11 marzo ore 10.30
Lunedì 11 marzo ore 10.30
drammaturgia e regia
Giovanna Facciolo
scene
Massimiliano Pinto
costumi
Giovanna Napolitano
luci
Paco Summonte
audio
Alessandro Messina
con
Adele Amato de Serpis, Valeria Luchetti, Tonia Garante
Un re e una regina, un padre e una madre, vogliono che la loro tanto sospirata e unica figlia appena nata, riceva i doni più belli che la vita possa offrire.
Dodici sono
le fate invitate ai festeggiamenti, ognuna in grado di regalare doti, qualità e
fortuna, tutto il meglio che si possa destinare e desiderare. Ma la
perfezione non esiste nemmeno nelle favole ed ecco che ciò che non è desiderato
è in agguato: l’ombra non si può lasciare fuori dalla porta e anche se non la
si invita, si presenta lo stesso, proprio come la tredicesima fata, portatrice
di male e di oscurità.
Terribile è
la vendetta della vecchia fata dimenticata, che col suo malèfico dono riporta
il dolore al centro della tavola imbandita:
“Al 15°
anno di età, la fanciulla si pungerà e morirà! Ah, ah, ah! ”
Ma c’è un
rimedio, che la dodicesima fata, tenutasi opportunamente in disparte, può
offrire come ultimo prezioso dono in grado di trasformare il crudele destino. Un
sonno protettore, lungo cent’anni, che allontana la morte e il dolore. Una
sospensione infinita che protegge dal male…. ma allontana la vita.
“…E
quando accadrà tutta la
corte si addormenterà
non più
un suono, una voce, né il
canto di un gallo
tutti
sospesi nel gesto, a un momento,
niente si
muove, nemmeno
il vento”
"E poi tutt'attorno cresca un bosco incantato
intreccio prezioso di rami e di spine
che il sonno protegga da cavalieri e faine”
Forse anche
nella realtà c’è il desiderio di evitare ai nostri figli la parte più
spiacevole della vita, dalle piccole frustrazioni ai grandi dolori, eliminando
possibilmente tutto ciò che rappresenta un rischio, un’incognita, un pericolo,
una possibile sofferenza o una rinuncia. E come nella favola a volte si
vorrebbe creare un nido incantato che tenga fuori il male, che sospenda il
dolore.
Ma per
crescere è necessario saper accettare e affrontare anche le ombre, le piccole e
grandi ferite che ogni esistenza porta con sé e che non possiamo allontanare se
non rinunciando allo scorrere della vita stessa, come avviene col sonno
incantato della Bella Addormentata.
Questo è
quello che la fiaba a noi ha raccontato e questo è quello che vogliamo
raccontare, attraverso tre fate, un po’ ansiose e divertenti, guardiane del
lungo sonno e voce del sentire più spontaneo e naturale di madri e di padri.
Ma alla
fine, allo scadere degli anni, la principessa si risveglierà: le fitte trame di
quel nido incantato si disferanno docilmente al passaggio di un cavaliere, che
porterà con sé l’amore e la vita con le sue ombre e le sue luci.
età consigliata:
dai 6 anni