IL BOSCO DELLE STORIE
Domenica 14 aprile ore 16.30
Lunedì 15 aprile ore 10.30
di Claudio Casadio e
Giampiero Pizzol
con Maurizio
Casali, Mariolina Coppola, Alessandra Tomassini
regia Claudio
Casadio
Esiste, in qualche angolo del
mondo, un bosco incantato dove nessun essere umano è mai entrato?
Se quel posto si trova da qualche
parte, chi di noi non vorrebbe dare uno sguardo a quel luogo misterioso? Ed ecco che con la magia
del teatro ci troviamo trasportati proprio nel cuore del bosco, oltrepassando il
confine tra fantasia e realtà. Lo gnomo Muschietto, esperto di erbe e radici,
mostra ai bambini la sua casa scavata all'interno di un albero secolare e rivela i verdi
segreti delle piante.
È primavera e gli abitanti del
bosco si danno appuntamento proprio ai piedi del vecchio albero: un balbettante
e saltellante coniglio, un pettirosso birichino, il folletto Karbolicchio che
vive sottoterra, una gazza
informatissima su tutti gli avvenimenti passati e presenti, una vanitosa
civetta dagli occhi d'oro. Tutti raccontano storie, cantano e fanno festa
mentre Muschietto prepara rimedi e pozioni magiche. Tra loro c'è anche un lupo
bugiardo, ladro e ingordo che escogita sempre mille inganni per rubare cibo
dovunque ne fiuti l'odore. Ma quando il bosco sarà in pericolo per l'arrivo
degli umani che con potenti macchine scavatrici vogliono distruggere tutto per
costruire strade e città, sarà proprio il buon vecchio lupo con il suo coraggio
a salvare tutti.
Il mondo delle fiabe confina qui
con il mondo della natura perché i vari personaggi, folletti, gnomi o
animaletti, ci mostrano attraverso i loro racconti, le grandi meraviglie di cui
è composto l'ambiente in cui viviamo. Si tratta dunque di un viaggio attraverso
la realtà sulle ali della fantasia in compagnia di alcuni allegri abitanti del
bosco. Ognuno di loro ha naturalmente qualcosa di umano: lo gnomo Muschietto ha
le virtù della pazienza e della saggezza, il folletto Karbolicchio è cieco e
testardo, il coniglio è frettoloso, pauroso ma generoso, la gazza è pettegola e
chiacchierona, la civetta è vanitosa ma anche romantica, il lupo è famelico.
Tutti però hanno a cuore la vita del bosco e questo ne fa dei veri custodi
sempre pronti a sacrificarsi per mantenere intatto quel verde regno in cui
vivono.
Nello spettacolo vi sono anche
riferimenti a diverse fiabe del repertorio classico: le notizie del gazzettino
di primavera annunciate dalla Gazza Pinola sono ispirate alle favole di Esopo, i sogni raccontati dal lupo si
ispirano alla fiaba di Cappuccetto Rosso
e a quella dei Sette capretti, il
vento Matteo è una citazione de Il
segreto del bosco vecchio di Dino Buzzati.
L'arrivo rumoroso e stridente
delle macchine spezza l'armonia del bosco e vuole mettere in guardia i bambini
da tutte le azioni distruttive a cui spesso assistiamo. Distruggere significa
soprattutto ignorare il valore delle cose che ci circondano. Non si tratta
dunque di rinunciare al rapporto tra l'uomo e l'ambiente, ma di scegliere
soluzioni che abbiano come punto di partenza l'ascolto e la conoscenza della
realtà: non si può amare ciò che non si conosce e non si può conoscere ciò che
non si ama.
Dai 3 ai 10 anni