4/08/2013


IL BOSCO DELLE STORIE
Domenica 14 aprile ore 16.30
Lunedì 15 aprile ore 10.30
di Claudio Casadio e Giampiero Pizzol 
con Maurizio Casali, Mariolina Coppola, Alessandra Tomassini
regia Claudio Casadio

Esiste, in qualche angolo del mondo, un bosco incantato dove nessun essere umano è mai entrato?
Se quel posto si trova da qualche parte, chi di noi non vorrebbe dare uno sguardo a quel luogo  misterioso? Ed ecco che con la magia del teatro ci troviamo trasportati proprio nel cuore del bosco, oltrepassando il confine tra fantasia e realtà. Lo gnomo Muschietto, esperto di erbe e radici, mostra ai bambini la sua casa scavata all'interno di un  albero secolare e rivela i verdi segreti delle piante.
È primavera e gli abitanti del bosco si danno appuntamento proprio ai piedi del vecchio albero: un balbettante e saltellante coniglio, un pettirosso birichino, il folletto Karbolicchio che vive sottoterra, una gazza  informatissima su tutti gli avvenimenti passati e presenti, una vanitosa civetta dagli occhi d'oro. Tutti raccontano storie, cantano e fanno festa mentre Muschietto prepara rimedi e pozioni magiche. Tra loro c'è anche un lupo bugiardo, ladro e ingordo che escogita sempre mille inganni per rubare cibo dovunque ne fiuti l'odore. Ma quando il bosco sarà in pericolo per l'arrivo degli umani che con potenti macchine scavatrici vogliono distruggere tutto per costruire strade e città, sarà proprio il buon vecchio lupo con il suo coraggio a salvare tutti.
Il mondo delle fiabe confina qui con il mondo della natura perché i vari personaggi, folletti, gnomi o animaletti, ci mostrano attraverso i loro racconti, le grandi meraviglie di cui è composto l'ambiente in cui viviamo. Si tratta dunque di un viaggio attraverso la realtà sulle ali della fantasia in compagnia di alcuni allegri abitanti del bosco. Ognuno di loro ha naturalmente qualcosa di umano: lo gnomo Muschietto ha le virtù della pazienza e della saggezza, il folletto Karbolicchio è cieco e testardo, il coniglio è frettoloso, pauroso ma generoso, la gazza è pettegola e chiacchierona, la civetta è vanitosa ma anche romantica, il lupo è famelico. Tutti però hanno a cuore la vita del bosco e questo ne fa dei veri custodi sempre pronti a sacrificarsi per mantenere intatto quel verde regno in cui vivono.
Nello spettacolo vi sono anche riferimenti a diverse fiabe del repertorio classico: le notizie del gazzettino di primavera annunciate dalla Gazza Pinola sono ispirate alle favole di Esopo, i sogni raccontati dal lupo si ispirano alla fiaba di Cappuccetto Rosso e a quella dei Sette capretti, il vento Matteo è una citazione de Il segreto del bosco vecchio di Dino Buzzati.
L'arrivo rumoroso e stridente delle macchine spezza l'armonia del bosco e vuole mettere in guardia i bambini da tutte le azioni distruttive a cui spesso assistiamo. Distruggere significa soprattutto ignorare il valore delle cose che ci circondano. Non si tratta dunque di rinunciare al rapporto tra l'uomo e l'ambiente, ma di scegliere soluzioni che abbiano come punto di partenza l'ascolto e la conoscenza della realtà: non si può amare ciò che non si conosce e non si può conoscere ciò che non si ama.




Dai 3 ai 10 anni