sabato 12 gennaio ore 16.30
un’idea di Fabrizio Pallara e Dario Garofalo
con Dario Garofalo, Valerio Malorni, Fabrizio Pallara
musiche Federico Ferrandina
scene Fabrizio Pallara
organizzazione Sara Ferrari
Si parte dal testo, anzi dal libro, oggetto prima di tutto; vogliamo condurre i bambini a scoprirne il fascino: l’odore delle pagine che si sfogliano per la prima volta, l’emozione dell’inizio, le suggestioni del viaggio da fare attraverso la lettura.
L’esplorazione che insieme vedrà protagonisti, regista, attori, musicista, pubblico sarà intorno alle fiabe, conosciute, a pezzi, frammenti, a volte mischiate.
La scelta del testo da portare è il primo passo di avvicinamento a questa lettura spettacolare che vede gli spettatori attivi ancor prima di entrare nella sala teatrale. Sarà infatti esplicitamente richiesto ad ogni bambino di portare una fiaba o un libro che ne contenga molte, è il patto necessario perché lo spettacolo possa cominciare e perché il narratore sia messo in condizione di scegliere e decidere quale storia far vivere.
Da lì si avvia un rito collettivo in cui la lettura dà inizio al racconto che dalla memoria emerge lentamente. Visi, paesaggi, colori, suoni prima solo immaginati nascono nuovamente in forme diverse.
La fiaba viene attraversata in tutte le sue infinite possibilità, per apparire ancora una volta o per essere appena accennata in una continua destrutturazione e ricostruzione che parte da un denominatore comune, gli elementi profondi, le forme soggiacenti, ovvero tutto ciò che di costante c’è sotto la superficie mutevole, come afferma Vladimir Propp.
Questa di FIABE POP UP vuole essere una ricerca comune e contemporanea tra attori e spettatori, per percorrere insieme le tappe di una storia che come ogni dramma parte dalla rottura dell’ordine, passando per le prove che gli eroi devono compiere, per arrivare alla reintegrazione dell’ordine e dunque alla conclusione di un percorso di crescita e conoscenza. E tutto ciò è da indagare insieme ogni volta in modo diverso, in un progetto spettacolare in cui ampio spazio è dato all’improvvisazione, ma in cui come in ogni fiaba la struttura profonda è forte e ben delineata e il Modello Narrativo Canonico teorizzato da Greimas diventa elemento comune del racconto e del modo di metterlo in scena.
E così è possibile osare, andare oltre, stravolgere le storie, oppure ripercorrerle in modo creativo rendendo strutturato e visibile, e dunque anche regolato, quel gioco che è parte dell’esperienza del bambino e della sua naturale propensione a drammatizzare e a sperimentare con le parole, con i personaggi, con gli avvenimenti.
IMPORTANTE: PERCHÉ LO SPETTACOLO POSSA AVERE LUOGO È NECESSARIO CHE GLI SPETTATORI SCELGANO E PORTINO CON SÉ IL TESTO DI UNA FIABA.
Lo spettacolo è realizzato nell’ambito del progetto Portare a vedere, promosso e finanziato dal Teatro di Roma e condotto da Giorgio Testa/Casa dello Spettatore, Teatro Tor Bella Monaca, Teatro Biblioteca Quarticciolo, autunno 2012 in collaborazione con Centrale Preneste Teatro/Ruotalibera Teatro.
Biglietto € 5,00 - posto unico